PICKUP

Mahindra. Dall’India una casa automobilistica e i suoi SUV e pick up

Chi pensa che una casa automobilistica indiana sia ai margini della produzione industriale mondiale sbaglia, e di parecchio. Nell’anno fiscale 2015-2016 la produzione di vetture in India ha sfiorato i 24 milioni di unità, con una crescita del 2,57% rispetto all’anno precedente. E gran parte di queste auto sono destinate all’estero: nel 2014-2015 l’export è cresciuto del 15%.

All’interno di questa realtà spicca Mahindra, la seconda casa automobilistica indiana. Nata nel 1947, ha creato in India il segmento SUV, e fa parte di Mahindra Group, Gruppo multinazionale che, oltre all’automotive è attivo nei settori più disparati: energia, industria aerospaziale, finanza, assicurazioni, information technology, logistica, vendita di immobili e molti altri ancora. Un gigante mondiale in grado di attivare sinergie che consentono alla divisione automotive di adottare soluzioni tecnologicamente innovative.

Per limitare l’attenzione al settore automotive, Mahindra ha acquisito negli ultimi anni brand come SsangYong e il prestigioso marchio italiano Pininfarina. La dimostrazione di una ricerca dell’eccellenza che è presente anche nell’attuale gamma di SUV economiche, pick up e veicoli commerciali. Mezzi che hanno in comune il principio ispiratore dell’attività Mahindra, che si riassume in un’unica parola: Rise.

Rise significa salire, migliorare costantemente, alzare le proprie aspettative. È quello che fa Mahindra con i propri veicoli, ma è anche quello che possono fare i suoi clienti, perché aumentano il proprio raggio d’azione con le auto 4×4, viaggiano in un comfort superiore con lo spazio a disposizione in XUV500, migliorano l’efficienza della propria attività con la gamma di pick-up, il tutto con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Ecco perché oggi scegliere una casa automobilistica indiana come Mahindra è una scelta intelligente.

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